Maison du Danemark, quando il ristorante fa notizia oltre la cucina!

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Il Flora Danica e il Copenhague sono i due ristoranti, che hanno goduto del restauro del duo di Studio GamFratesi che ha vinto l’ambito concorso di ristrutturazione dell’edificio del 1935 che ospita dal 1955 la Maison du Danemark, polo dove confluiscono arte e cultura danese a Parigi e punto di riferimento per al cultura nordica a Parigi.

L’intero edificio è stato restaurato fondendo lo stile del design danese e le atmosfere parigine in un continuo dialogo tra presente e passato.

Per i ristoranti lo studio Gamfratesi ha lavorato in collaboraizone con il design Gubi.

Lo spazio, affacciato sul giardino interno della Maison, destinato al Flora Danica, storica brasserie danese guidata dallo chef Guillame Leray, è dominato dalla presenza della luce, è caratterizzato dalla scelta di diverse gradazioni di verde per gli elementi d’arredo e le finiture. Sui pavimenti hanno postato a lisca di pesce marmo bianco di Carrara e verde, due lampade da tavolo di Louis Poulsen svettano sull’imponente bancone bar. Ovunque sedie e sgabelli di Gubi. Nell’area ristorante colpiscono le finiture in ottone, la moquette ghiaccio e antichi disegno botanici sulle pareti in legno. La cucina propone piatti danesi rivisitati con un sofisticato tocco francese.

Piú formale è l’atmosfera del ristorante al primi piano, il Copenhague, dove in cucina troviamo lo chef Andreas Møller che ne ha fatto uno dei ristoranti piú apprezzati di Parigi, il menú degustazione varia giornalmente ma pare sia imperdibile il salmone con rafano e mela. Il ristorante è avvolto da tonalità più scure e texture più intense, con specchi di grandi dimensioni e sorprendenti pareti nere. Garantiscono la privacy, separando gli ambienti, dei sofisticati tendaggi, le sono sedie in morbido velluto blu scuro. La lampada Artichoke di Poulsen in versione rame che contrasta perfettamente con i toni soffusi dell’insieme è uno dei tanti punti luce che gli architetti hanno sapientemente inserito negli arredi.