Alla sede della Stampa Estera, nel cuore di Palazzo Grazioli, è stata presentata ufficialmente Unisafo, la prima università italiana interamente dedicata alla formazione professionale e culturale nel settore della norcineria e delle arti lattiero-casearie. Un progetto unico nel suo genere, che nasce a Parma, capitale della Food Valley e città creativa Unesco per la gastronomia, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per chi desidera specializzarsi nelle eccellenze agroalimentari italiane.
Durante l’incontro, seguito da giornalisti provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei, il fondatore Claudio Cimardi ha spiegato l’obiettivo dell’iniziativa, sottolineando come l’Italia sia “culla di tradizioni uniche e prodotti d’eccellenza riconosciuti in tutto il mondo”. Da qui la necessità, ha evidenziato, di creare una realtà capace di formare nuove generazioni di esperti, valorizzando il patrimonio di saperi e artigianalità che caratterizza salumi e formaggi.
La mission di Unisafo

Unisafo – che ha avviato i primi corsi nel gennaio 2024 – propone percorsi formativi rivolti sia a professionisti sia ad appassionati. L’approccio combina teoria, pratica e degustazione guidata, configurando la scuola come una vera e propria “boutique educativa”. I programmi coprono l’intera filiera: tecniche di produzione, storia delle DOP e delle IGP, valorizzazione dei territori, marketing e comunicazione del prodotto. Centrale anche il ruolo dei laboratori di analisi sensoriale e delle collaborazioni con produttori e consorzi, per rafforzare il legame tra formazione, ricerca e mondo produttivo.
I direttori Federico Scalici e Giorgia Colella hanno definito Unisafo un luogo pensato per formare “ambasciatori della nostra tradizione capaci di dialogare con il mondo”. Durante l’evento è stato presentato anche il volume Salume. Arte italiana, edito da Maretti Editore, un omaggio alla tradizione norcina italiana. Alla presentazione sono intervenuti due figure di spicco del settore: il maestro affinatore Renato Brancaleoni e il mastro di lama Claudio Cialini, che con la loro esperienza hanno contribuito a evidenziare il valore culturale e artigianale del progetto. Tra i relatori anche Andrea Sinigaglia, in qualità di advisor, mentre la moderazione è stata affidata a Bernard Bedarida, padrone di casa del Circolo della Stampa Estera.






