Il caffè è tra le bevande più diffuse al mondo.
Le migliori coltivazioni approfittano del clima caratteristico delle aree montuose nelle regioni tropicali e sub tropicali.
Le origini del caffè vanno ricercate nell’Etiopia sud occidentale, nelle montagne dell’antico regno pagano di Caffa. I Caffa, una tribù dei Cusciti, già da secoli consumavano una bevanda ricavata dei semi della pianta selvatica del caffè. I primi accenni alla sua coltivazione nello Yemen nel XV secolo, ma il caffè dovette superare una forte opposizione prima di essere accettato nella sua nuova patria, la rabbia.
I fedeli di Medina e della Mecca, che vantava sale da caffè già nel XV secolo, erano contrari. I più conservatori mettevano in guardia contro il rischio dell’assuefazione al caffè, capace di distruggere il cervello, e imponevano ai suoi consumatori di avvicinarsi al trono del “Misericordioso” con il volto annerito. I più astuti ed eloquenti sostenevano invece che il caffè avrebbe reso più fervidi i credenti in Allah e furono questi ultimi ad avere la meglio.
L’usanza di bere caffè è partita dalla Mecca e insieme alla parola del profeta si spinse sempre più ad occidente, fino a superare i confini raggiunti dalla religione islamica.
Il caffè si diffuse in tutto il mondo, i musulmani nel portarono i semi in India, i portoghesi e gli olandesi introdussero a Java, mentre i francesi lo piantarono in Martinica.
Il caffè divenne una tipica cultura coloniale e segui le orme dei conquistatori alla volta dell’ America Centrale e dell’America Meridionale, dove è frequente che la pianta produca a ciclo continuo, portando fiori e frutti allo stesso tempo, così da consentire la raccolta in ogni stagione dell’anno.
Ancora diffusa è la pratica del vaglio con il setaccio a mano, che permette di eliminare le impurità durante raccolto, e se molte delle successive fasi di produzione sono diventate meccaniche, di portata industriale, esistono molte torrefazioni che conservano il gusto della tradizione.
Un ottimo esempio a Milano, la torrefazione Hodeidah, bottega storica dal 1946, un posto che “conserva l’eleganza modesta e sobria delle antiche torrefazioni d’altri tempi che in città non si trovano più” (dal sito ufficiale).