Non una frivola chiacchierata da bar: retroscena degli effetti di una...

Immergiamoci in una tazza di caffè indossando la lente scientifica: se parliamo del chicco tostato, con concentrazioni differenti dei suoi componenti rispetto al caffè verde, è la più consumata tra le bevande nervine, e gli italiani la amano particolarmente. La caffeina è la molecola chiave: non si trova solo nel caffè e segue un iter preciso nel nostro corpo dal momento che avviciniamo il bordo della tazza alla bocca. A seconda del metabolismo del soggetto, cambiano effetti e dosaggi sicuri di caffeina. Grazie al suo contenuto in caffeina, polifenoli e altro, il caffè vanta diversi pregi antinfiammatori, antiossidanti a livello di diversi organi, di prevenzione per le malattie croniche, di miglioramento della qualità della vita. Affrontiamo però anche i difetti parlando di tossine, intossicazione, dose letale e dipendenza da caffeina, che tuttavia non ci riguardano con un consumo moderato nel rispetto delle linee guida. Limiti degli studi di oggi, prospettive future, e infine consigli su come, quanto, quando berlo, ricordandoci che il piacere di un caffè ogni tanto e soprattutto al bar con gli amici non ce lo può togliere nessuno.
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